Blocco stradale: applicato per la prima volta il DL Salvini a Bari

Il DL Salvini trasformato in legge con voto di fiducia martedì 27 novembre dalla Lega e dal Movimento 5 Stelle (e con il supporto di Forza Italia e Fratelli d’Italia) è stato immediatamente applicato a Bari al termine del corteo antifascista in memoria di Benedetto Petrone, ucciso dai fascisti nel 1977.

Ieri verso le 12.30, 3 attivisti di Ex-Caserma Liberata sono stati convocati presso la questura di Bari per la notifica di una denuncia per manifestazione non autorizzata, vilipendio delle forze armate e per blocco stradale (violazione dell’Art.1 del d.gls 22 gennaio 1948, così come modificato dall’Art.23 del decreto legge n°113 – 4 ottobre 2018).
Al di la delle risibili motivazioni che hanno portato al questura di Bari ad emettere un tale provvedimento quello che è evidente a tutte e tutti è la volontà politica di mantenere un clima di tensione e di alimentare un’ondata repressiva affinché la popolazione desista dall’organizzare proteste e reclamare diritti.

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28 Novembre – Benedetto Petrone vive nelle nostre lotte

28 Novembre 1977 – 2018
BENEDETTO PETRONE VIVE NELLE NOSTRE LOTTE
per la libera circolazione di tutti e tutte
MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA
Ore 18:00 Concentramento in Piazza Umberto

Il 28 novembre del 1977 il compagno Benedetto Petrone veniva assassinato in Piazza Prefettura da una squadraccia fascista uscita dalla vicina sede del MSI sotto gli occhi delle forze di polizia che presidiavano la piazza. Uno scenario non troppo diverso da quanto accaduto lo scorso 21 settembre, quando, al termine di una partecipata manifestazione contro le politiche securitarie ed autoritarie del governo M5S-Lega, una squadraccia fascista, uscita dalla sede di Casapound in Via Eritrea, aggrediva alcuni manifestanti diretti alla stazione sotto gli occhi distratti di polizia e carabinieri che presidiavano la strada dal primo mattino. La violenza fascista di ieri non è poi così differente dalla violenza di oggi sia nei modi che nei tempi: reprimere i movimenti, servire i padroni difendendone gli interessi, fomentare l’odio per il diverso spacciando la difesa del “proprio orticello” ed il nazionalismo per amore verso la propria terra.

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Contro il DL Salvini e le politiche autoritarie del governo M5S – Lega

Il DL Salvini approvato pochi giorni fa al Senato dalla Lega e dal Movimento 5 Stelle è un decreto che completa l’opera avviata dal Partito Democratico nella scorsa legislatura con l’approvazione del DL Minniti Orlando. Un decreto razzista e classista che criminalizza tutte le categorie vulnerabili e ne cancella le libertà civili, erodendo ulteriormente lo spazio democratico per le categorie più svantaggiate e per chi contesta lo stato delle cose. Abbiamo visto come con Mimmo Lucano il nuovo ministro dell’Interno abbia ben appreso da chi lo ha preceduto l’utilizzo politico-punitivo di strumenti preventivi come il foglio di via e il divieto di dimora.

Un decreto profondamente razzista che smantella la possibilità di servizi all’interno dei progetti di accoglienza che tutelino la dignità della persona. L’obiettivo è limitarsi a “farli sopravvivere”, ma rifiutarsi di fare in modo che questi uomini e queste donne possano costruire la propria vita in questo paese. A questo scopo cancella l’istituto della protezione umanitaria e annulla la possibilità per i richiedenti asilo di ottenere una residenza. La conseguenza evidente è che gli irregolari aumenteranno, assicurando il perdurare del problema e il tornaconto elettorale. I migranti e le migranti irregolari, senza poter essere né rimpatriati (la realtà è che costa troppo e non si può fare) ne regolarizzati, verranno rinchiusi sempre più a lungo negli HotSpot e nei CPR ed in alcuni casi anche presso i Posti di Frontiera. Inoltre prevede la revoca o il diniego della protezione internazionale nel caso ci sia un procedimento in corso (non una condanna) per reati di basso profilo come il furto.

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