Presentazione di Essere Skinhead + proiezione This is England

Sabato 19 Dicembre, presso il Cineteatro Mimì Milano
dalle ore 19:00, proiettiamo THIS IS ENGLAND, di Shane Meadows

dalle ore 20:00 presentiamo in compagni dell’autore
ESSERE SKINHEAD – Birra, Boots e Oi! [Hellnation Libri]

essere-skinhead

Birra, boots e Oi!
Testa rasata, jeans stretti, polo Fred Perry e, ai piedi, immancabili, un paio di solidi anfibi… è il look inconfondibile di uno skinhead cioè, al di là di qualunque pregiudizio e a dispetto della disinformazione, di un militante antifascista, fedele ai valori della strada, alla sua crew (Dusty Boots Brigade) e, prima di tutto, alle radici proletarie e antirazziste della musica Oi!
Ambientata nel cuore antagonista del meridione italiano, Essere skinhead è un’avventura fatta di musica, birra e noie molto serie con la polizia. Un libro scritto durante la detenzione domiciliare da uno dei protagonisti di una sottocultura che, in ogni caso, preferisce la concretezza delle azioni a una vita fatta solo di parole. Ma anche un manifesto generazionale. E un invito a non abbassare mai la testa, perché neppure la repressione può nulla contro l’arma della solidarietà e al cospetto di uno stile poco avvezzo ad accettare i compromessi.
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La vendità del librò ESSERE SKIINEHEAD, sostiene le attività di Nonsolo Marange – Cassa di Resistenza e Supporto Legale

La solidarietà è un’arma, la solidarietà è una prassi

Presentazione di Parole Inarrestabili, Da Genova alla Val Susa, lettere dal carcere dei militanti italiani

Venerdì 04 Dicembre, dalle ore 20:00
presso la Libreria Sociale Pavlos Fyssas
presentiamo
PAROLE INARRESTABILI
Da Genova alla Val Susa, lettere dal carcere dei militanti italiani
in compagni dell’autore Matthias Moretti

parole-inarrestabili

edizioni: Red Star Press
http://www.redstarpress.it/index.php/catalogo/product/view/3/38

una iniziativa a cura di:
Nonsolo Marange – Cassa di Resistenza e Supporto Legale
https://www.facebook.com/nonsolomarange

Repressione e carcere sono da sempre elementi intrinsechi a ogni percorso di lotta che si schiera nel campo avverso a quello del potere costituito. Se i codici di legge sono uno strumento di ratifica e rafforzamento dei rapporti di forza presenti nella società, è naturale che non vi sia processo di cambiamento radicale, o addirittura rivoluzionario, senza che coloro che vi partecipano infrangano quei codici e finiscano privati della propria libertà proprio in base alle leggi che regolano il mondo che si vuole cambiare. E così il carcere stesso è da sempre un terreno di lotta, sia sul piano della vita interna che su quello della dialettica con chi continua a lottare «fuori».
L’importanza e il valore delle lettere dal carcere affondano perciò le proprie radici nell’eterna vicenda della lotta per la liberazione, individuale e collettiva. Negli ultimi anni sono tornati a crescere i numeri di chi ha conosciuto il carcere a causa della propria militanza politica o per un semplice moto di ribellione: dal G8 di Genova, passando per la Val di Susa, le occupazioni delle case o le «adunate» del 15 ottobre 2011 e del 14 novembre 2012, questo libro raccoglie le testimonianze più significative nate nel corso di quelle lotte e scritte da compagne e compagni che hanno pagato con la privazione della libertà il prezzo delle proprie idee.