25 Aprile 2015 – Fabio, Rino e Vincenzo liberi.

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Il 25 Aprile 1945 l ‘Italia si libera dall’occupazione nazista e dal fascismo. Un giorno rosso sul calendario per mantenere viva la memoria collettiva.

Ci avviciniamo al 25 aprile 2015 con la consapevolezza che non è sufficiente parlare di memoria. Resistenza non è aggrapparsi fino a quando c’è un appiglio. Resistenza è aprire gli occhi per riconoscere che il fascismo non è solo un incubo anacronistico che marcia a passo d’oca.

Esiste un nuovo fascismo dal colletto bianco. Meglio vestito ma non meno aggressivo.

Un blocco politico di larghe intese che colpisce sempre più gravemente le classi subalterne di questo paese, le cui politiche di welfare hanno distrutto il mondo del lavoro e dell’istruzione. Leggi come lo Sblocca Italia puntano allo sventramento e alla distruzione del territorio. A smontarlo e rivenderlo pezzo per pezzo al miglior offerente in barba a coloro che lo abitano.

Tutti coloro che si sono ribellati, che hanno mobilitato manifestazioni e proteste si sono dovuti difendere da magistratura e polizia. L’attivismo politico è considerato un reato, chi lotta un sovversivo. Quotidianamente gli attivisti politici vengono denunciati, trattati alla stregua di criminali con un unico obiettivo: preservare l’ordine, far in modo che tutto resti esattamente com’è.

Unica opposizione al fascismo rimangono coloro che hanno le mani slegate da interessi elettorali ed economici, coloro che ogni giorno dal basso cercano di diffondere i valori antifascisti di resistenza, solidarietà e autorganizzazione contro ogni autoritarismo.

A Bari chi cerca di portare avanti questi valori è sotto attacco. Il 25 Aprile è diventato un giorno pericoloso, “troppo politicizzato”come è stato definito dai collaboratori del terribile rettore Uricchio.

Si cerca di trasformare i valori della resistenza in estremismi ideologici, l’antifascismo in rissa fra bande. Con Fabio Rino e Vincenzo ancora ai domiciliari e la procura di Bari che cerca di dimostrare che altri attivisti politici siano dei “bombaroli”, ci sembra evidente che qui in esame e dunque sotto attacco ci sia non un atto in sé ma un’idea, un movimento, la nostra attitudine all’azione e alla ribellione.

I fascisti a Bari non si vergognano di invitare personaggi come Mario Merlino, noto fascista, infiltrato e indagato per la strage di piazza Fontana che il prossimo 9 Maggio disonorerà Bari con la sua presenza. Bari é la città di Benedetto Petrone, che dai fascisti è stato ucciso non perché un “povero paralitico” come malignamente raccontano alcuni, ma perché lui i fascisti li combatteva attraverso ogni pratica, anche la più diretta.

Per questo pensiamo che il 25 Aprile deve tornare a essere la data non ( o meglio non solo ) degli antifascisti baresi ma di tutti gli abitanti della città di Benedetto Petrone.

Per tutti questi motivi il 25 Aprile vi chiediamo di scendere in piazza e dimostrare che Bari è antifascista e non ha paura di affermarlo con i propri corpi.

Si parte e si torna insieme.

Fabio, Rino e Vincenzo liberi.

Appuntamento in piazza della Libertà ( prefettura) alle ore 17.

Fabio, Rino e Vincenzo liberi subito

Rilanciamo il comunicato delle compagne e dei compagni di Ex-Caserma Liberata

Nelle prime ore di venerdì 3 aprile sono stati messi agli arresti domiciliari 3 antifascisti pugliesi con l’accusa di aver partecipato all’aggressione avvenuta presso la sede di forza nuova di Bari, la notte tra il 18 ed il 19 ottobre scorso.
Ai tre antifascisti sono contestati i reati di lesioni personali aggravate e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. ll Tribunale di Bari ha inoltre disposto per i ragazzi il divieto assoluto di comunicare con l’esterno, segno di una volontà nell’infliggere una punizione esemplare.

Fabio, Rino e Vincenzo liberi subito
Dall’inizio degli anni duemila i fascisti di questa città si sono resi responsabili di decine di aggressioni, se non di veri e propri attentati. Basti pensare alla bomba carta esplosa contro l’occupazione dell’Ex-Socrate, all’aggressione nel 2003 ai danni di alcuni militanti della RAF per la quale sono stati condannati noti fascisti, sino agli episodi del 2010 e 2011 per i quali, nonostante testimoni e telecamere, non sono state mai svolte indagini, né mai individuati gli aggressori.
I fascisti di questa città si sono resi responsabili di numerose aggressioni nei confronti di attivisti dell’Ex-Caserma Liberata e semplici frequentatori dello spazio occupato. I fascisti questa città professano l’odio razziale e religioso con i loro banchetti per le vie del centro cittadino, sono liberi di manifestare le loro idee xenofobe e omofobiche per strada e davanti alle scuole, di manifestare con celtiche e svastiche nel silenzio assenso di partiti e con la evidente copertura dei rappresentanti dello stato appartenenti alle forze dell’ordine. L’unico vero reato che ci si para davanti agli occhi è l’apologia di fascismo. L’unica soluzione per porre fine a questo genere di episodi è chiudere le sedi dei fascisti.
Dall’inizio dell’occupazione dell’Ex-caserma rossani e con la nascita dell’Ex-caserma Liberata, il collettivo d’occupazione è stato fatto oggetto di accuse ed attacchi politici pretestuosi e privi di fondamento, il cui unico scopo era mettere in cattiva luce la nostra esperienza di autogestione, che dal basso esercita opposizione sociale e critica politica in una città come Bari, povera non solo dal punto di vista economico, ma anche dal punto di vista sociale e culturale. Con il procedere del nostro impegno nelle iniziative politiche e sociali, in parallelo si sono tessute trame che ci hanno visto di volta in volta associati a qualsiasi evento potenzialmente pericoloso accaduto in città. Dal mese di Ottobre dell’anno scorso stiamo portando avanti un percorso condiviso con l’amministrazione Decaro per continuare a svolgere le attività all’interno della rossani attraverso un comodato d’uso temporaneo. Da quel momento sono iniziati gli strumentali attacchi politici da parte delle destre cittadine, che per biechi motivi elettorali si sono resi sciacalli se non veri e propri complici delle provocazioni fasciste che si sono ripetute nei mesi .
Respingiamo al mittente le richieste di sgombero arrivate da partiti fascisti e xenofobi come forza nuova, fratelli d’italia, alleanza nazionale e forza italia, e ci chiediamo perché non sciolgano i loro stessi partiti, dato che traboccano di indagati e condannati.
Riguardo ciò che hanno scritto i giornali in queste ore non sapremmo da dove cominciare per correggere le inesattezze e l’approssimazione con cui scrivono e danno in pasto le vite di tre ragazzi incensurati all’opinione pubblica, descrivendoli come dei criminali. Siamo vicini ai compagni agli arresti domiciliari e alle loro famiglie e restiamo in attesa che gli avvocati abbiano tra le mani la documentazione che dimostri di cosa sono accusati e quali siano le presunte prove a loro carico.
Fabio, Rino e Vincenzo liberi subito
Si parte e si torna tutti insieme
Collettivo Ex-caserma Liberata