Altro “Avviso Orale” recapitato ad un compagno barese

Ancora un avviso orale per un nostro compagno di lotta emesso dal questore di Bari con il solo fine di ridurlo al silenzio. Denunce risibili di “violazione penale delle leggi in materia di riunioni in luogo pubblico” e per “invasione di terreni” sono bastate al questore per ritenere il nostro compagno “pericoloso per l’ordine pubblico” e per minacciare ulteriori misure di prevenzione ai sensi del art. 6 D.Lvo 159/2011.
Misure come la sorveglianza speciale, applicabile a questo genere di casi, hanno un sapore chiaramente fascista, poiché il D.Lvo 159/2011 fa parte delle norme antimafia e che invece da anni le questure e le procure applicano anche a chi partecipa alle lotte sociali.

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L’utilizzo di misure repressive e cautelari sproporzionate, ridicole è diventato ormai comune e parte di una precisa strategia, che “incrimina” basandosi su reati che reati non sono: perché essere sanzionati per essersi riuniti in luogo pubblico è solo una minaccia poliziesca e uno sfregio, che ha il solo scopo di rendere difficile la vita quotidiana e l’attività politica di chi non intende tirarsi indietro.
Quello che non ha compreso il questore di Bari è che le decine di denunce e misure cautelari che i compagni stanno subendo a fronte delle lotte in difesa degli spazi sociali, contro la devastazione ambientale di imprese e multinazionali, contro la precarizzazione della vita e delle relazioni sociali, contro le galere e i CIE, contro i razzisti e i fascisti che infestano i nostri quartieri, non fermeranno nè la nostra voce, nè le nostre lotte.
Nessuno rimarrà indietro
La solidarietà è un’arma, la solidarietà è una prassi

Ennesima aggressione fascista in terra di Bari

Ieri sera a Corato si è verificata un’ennesima aggressione fascista ai danni di un compagno. Episodi di questo tipo sono sempre in cronaca, vedi l’ultima grave aggressione squadrista compiuta da militanti di Casapound e Blocco Studentesco lo scorso 29 Gennaio, i quali hanno aggredito in pieno giorno alcuni studenti del liceo E. Vittorini di Napoli con martelli e mazze.

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Fascisti che vengono “tollerati” grazie alla copertura di polizia e da chi ricopre cariche istituzionali, come testimonia la recente informativa del Ministero degli Interni, in cui vengono addirittura elogiati in quanto inneggiano al fascismo, certo, ma “nel rispetto della normativa vigente e senza dar luogo a illegalità e turbative dell’ordine pubblico”.
Esatto, perché chi meno dei fascisti vuole cambiare l’ordine delle cose; ce lo dimostrano ogni giorno quando sostengono che i problemi di questo paese sono i migranti, i diversi, gli emarginati, ma mai il padronato e il capitalismo di cui sono solamente vili servi.
Noi continueremo a stare nelle strade, dove siamo sempre stati, dicendo con forza che le sedi fasciste vanno chiuse, i partiti e movimenti fascisti sciolti, come dovrebbe essere in Italia se le leggi fossero uguali per tutti e la costituzione avesse ancora valore.
Ricordiamo a tutt* i compagn* che attualmente è in corso un processo contro gli antifascisti baresi, che ha ancora bisogno del nostro sostegno e della nostra solidarietà.
Se toccano uno, toccano tutti

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