SIAMO OSCENE E INDECOROS* ovvero perché vogliono fregarci con la serietà e il decoro

Condividiamo e rilanciamo il comunicato del Bari Pride Movement 2017 in vista del prossimo Puglia Pride 2017. Saremo al fianco del B.P.M.

SIAMO OSCENE E INDECOROS*

ovvero perché vogliono fregarci con la serietà e il decoro

Ogni volta che si parla di soggettività LGBTQI (lesbiche, gay, bisessuali, trans, queer e intersessuali) entra in scena la buoncostume. L’accusa che ci viene rivolta è che i nostri corpi o il modo in cui decidiamo di mostrarli, nella vita quotidiana come durante manifestazioni e Pride, “turbino” la gente comune.
Il Pride è una manifestazione di lotta collettiva e di resistenza frocia in cui ci riprendiamo la libertà di vivere le strade come desideriamo: senza oppressioni culturali e aspettative sociali legate a ruoli e a identità di genere.
Allora: in un caldo giorno di luglio posso togliere la maglietta e mostrare le tette senza essere molesta o molestata?
Se sono un maschio cis e mi piace mettere la gonna o il rossetto, posso farlo senza correre il rischio di essere pestato?
In questo consiste vivere liberamente i nostri desideri e speriamo che il primo luglio liberiate anche i vostri!
Certo, magari può impressionare un po’ se non ci siete abituat*, ma il messaggio che vogliamo dare è questo: l’osceno NON è pericoloso! L’osceno è il nostro modo per strabordare fuori dagli argini dell’etica normativa e rivendicare la nostra favolosa eccentricità!

Siamo stanc* di addomesticare le nostre identità al solo fine di non scandalizzare le persone “per bene”.
Chi decide cosa è eccentrico? Chi ci dice cosa è decoroso e cosa no?
Il decoro, della cui difesa tanto si parla sui giornali, è un altro brutto tiro da buoncostume, creato e legalizzato con fini precisi.

La gente vive per strada e vive la strada, chiede l’elemosina, vende su bancarelle definite abusive, a volte cade nel vortice delle dipendenze. Vivere in città è difficile in tempi di povertà e austerità. Cosa fa lo stato davanti a questo? Invece di darci reddito, sussidi o posti di lavoro, ci vuole raccontare la favola che la colpa è di chi è povero. Chi non ha la capacità o la volontà di adeguarsi al dogma del decoro viene messu fuori, allontanat*, stigmatizzat*. Vogliono creare città in cui il centro è per chi si adegua, la periferia è per chi non ce l’ha fatta e non deve essere vist*. Ci vogliono dividere fra cittadini perbene e quelli “permale”: sporc*, pover*, antiestetic*: indecorosu!
Il governo Gentiloni si è inventato un nuovo decreto sicurezza, conosciuto come decreto Minniti, con il quale le soggettività marginali possono essere multate, espulse dai centri cittadini e dalle zone turistiche (lo chiamano Daspo Urbano). Un po’ come spazzare la polvere sotto il tappeto.
Tra i firmatar* di questo decreto c’è la nostra (ma anche no) scintillante Cirinnà. La legge da lei portata avanti si innesta perfettamente nel paradigma omonormativo. Questa legge permette di accedere allo status di “unit* civilmente”, ovvero di soggetti rispettabili, in carriera, o che comunque si integrano perfettamente alle regole dello stato-nazione. Anche in questo caso, così come nel ddl. Minniti, si vuole creare una frattura tra ricchi (oni) e poveri (ma belli). Il corteo del Pride non può attraversare le strade al grido (comunque composto) di decoro e civiltà; sono questi i “valori” che perpetrano fenomeni di isolamento economico e sociale per tutte quelle soggettività che non vogliono obbedire al finto sogno europeista. Per tutte queste ragioni vogliamo sfilare libere, liberi e liberu da vestiti, aspettative, body shaming e costruzioni sociali, non avendo paura di mettere a disagio l’esterosessualità e le sue norme.

Il Pride può sopportare ma non supportare la presenza di tutti quegli etero che per riconoscerci hanno bisogno di vederci disciplinat*, pettinat* e sobri*. Verremo nelle strade di Bari con i nostri indecorosi corpi, senza paura di urlare i nostri desideri, contro tutti i confini di ogni genere. Il nostro spezzone si muoverà a ritmo di: baci con la lingua, reddito, tette al vento, transito libero tra territori, orgasmi prostatici, aborto accessibile, glitter, accessibilità agli ormoni per persone trans, ascelle pelose sudanti, spazi di socialità frocia non mercificati… e tanto volume!
Stateci dietro…
che ci piace!
Vi aspettiamo il Primo Luglio in Piazza Prefettura, dalle 16,30 con il favoloso carro del B.P.M.


[per info e coccole: baripridemovementè@gmail.com]

 

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