Presidio solidale #SeMiCacciNonVale contro i fogli di via da Bari, daspo e repressione

Questa iniziativa è stata indetta da NON SOLO MARANGE, Collettivo di mutuo soccorso e cassa di resistenza – Bari, a sostegno della campagna #SeMiCacciNonVale, campagna nata per sostenere e difendere 4 tra ragazzi e ragazze che nelle scorse settimana hanno ricevuto dalla questura di bari un avviso di foglio di via. Ciò che viene imputato loro come prova della necessità di questo provvedimento è il fatto che siano stati denunciati per l’occupazione di Villa Roth, un’occupazione avvenuta ben sei anni fa, le cui indagini sono concluse da 3 anni. È la prima volta che a Bari vengono emessi dei fogli di via a degli attivisti politici.

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un inasprimento dei provvedimenti repressivi nei confronti di attivisti dei movimenti sociali e sindacali, dalle lotte per la casa a quelle contro il Tav, la Tap e le grandi opere, dai migranti agli studenti, dai lavoratori agli ultras. Da genova 2001 ad oggi, lo stato italiano ha mutato paradigmi e approccio alla gestione dell’ordine pubblico nelle città; da un lato l’adozione di molteplici “Pacchetti Sicurezza” che negli anni hanno prodotto un numero enorme di processi a carico di oltre 18 000 attiviste ed attivisti, dall’altro lato un crescente ricorso alle misure cautelari, l’estendersi dell’utilizzo delle misure di sicurezza e di prevenzione, dai fogli di via agli obblighi di dimora, dagli avvisi orali al daspo quali forme di controllo preventivo del dissenso.


Negli ultimi tempi, e ancora di più dopo la nomina a ministro dell’Interno di Marco Minniti, l’utilizzo di provvedimenti amministrativi contro attivisti dei movimenti sociali è rapidamente cresciuto, cosa che rivela quale sia la strategia messa in atto dal Viminale nei confronti dei movimenti sociali e di tutti coloro che intendono esprimere il proprio dissenso. Una strategia che ha il sapore della minaccia, perfettamente coerente con il decreto in materia di sicurezza urbana “Minniti-Orlando”, scritto col plauso del presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro. Questo decreto promuove una vera e propria regolamentazione disciplinare dello spazio pubblico, la cui destinazione d’uso è stata piegata alle esigenze del consenso, mentre la socialità e la differenza sono stati relegati all’interno dello spazio privato. Spetta a questo tipo di ordinanze la decisione di quali siano i discorsi e le pratiche autorizzate affinchè possano garantire quello che loro chiamano – ordine e decoro -, ma in realtà tutela gli interessi particolari sullo spazio pubblico. In altri termini, una normazione funzionale alla tutela delle quotazioni immobiliari, dei flussi economici e turistici.


Con il ddl Minniti-Orlando le politiche sulla sicurezza fanno un salto di qualità: la sicurezza urbana diventa “bene pubblico relativo alla vivibilità e al decoro delle città” e la violazione del decoro urbano diventa di fatto un reato, punibile con l’allontanamento o il divieto d’accesso fino ai due anni. Un decreto autoritario, e dunque di destra, che attraverso l’utilizzo del cosidetto “daspo urbano” sistematizza l’espulsione preventiva di qualsiasi tipo di indesiderato, dal writer all’occupante, dal mendicante alla prostituta, fuori dai centri urbani e dalle zone turistiche. (obiettivo fino ad ora ottenuto con l’utilizzo dei fogli di via).

Ripulire le città e stroncare qualsiasi forma di dissenso è l’obiettivo finale, così come è accaduto per le contestazioni contro il G7, non solo a Bari, ma anche a Taormina, Lucca ed infine a Bologna. In questa prospettiva, i questori delle diverse città interessate dalle contestazioni ai potenti della terra, hanno emanato con motivazioni pretestuose e risibili, decine di provvedimenti di fogli atti a fare pulizia preventiva di contestatori e attivisti politici.

Denunciamo un intreccio pericoloso fatto di disposizioni amministrative e misure di polizia che sostanziano il controllo sociale e la limitazione della libertà, da quella di dissenso e quella di movimento nei confronti di soggetti giudicati non per un presunto reato, ma per il loro stile e comportamento di vita, arbitrariamente bollati come socialmente pericolosi.

Denunciamo una pericolosa commistione tra apparati giudiziari e apparati di pubblica sicurezza, dentro un sistema che utilizza un diverso peso per giudicare quello che avviene nelle piazze da ciò che avviene nei palazzi e che conduce a giustificare ex ante l’operato delle forze dell’ordine.

Venerdì 16 Giugno dalle ore 18:00 presso Piazza Francesco Carabellese (Piazzetta Madonnella)
Presidio di solidarietà a sostegno della campagna #SeMiCacciNonVale Contro la Repressione e la Criminalizzazione delle Lotte Sociali – Contro fogli di via, daspo e repressione e contro il D.L. Minniti / Orlando

Tutti i materiali della campagna #SeMiCacciNonVale sono disponibili al seguente link
https://nonsolomarange.noblogs.org/
invitiamo tutti a leggere l’inchiesta “GLI INDESIDERATI DI CASA NOSTRA” ed in particolare l’intervista al questore di Bari presente al seguente link http://www.infoaut.org/varie/dal-g7-ai-fogli-di-via-le-misure-di-sicurezza-a-bari-sono-pronte

NON SOLO MARANGE
Collettivo di Mutuo Soccorso e Cassa di Resistenza Bari

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