Mercoledì 25 ottobre, presso il cineteatro Mimì Milano /// Ex-Caserma Liberata
una iniziativa di confronto e discussione sulla lotta NOTAV
dalle ore 19:30
** prersentazione del libro ed incontro con l’autrice Angela Giordano
NON HO VISTO NIENTE – SUL COME ESSERE NO TAV COMPORTI PERDERE IL LAVORO
Ed. Sensibili alle Foglie
dalle ore 20:30
** proiezione del documentario di Carlo Amblino
ARCHIVIATO – L’ OBBLIGATORIETA’ DELL’ AZIONE PENALE IN VALSUSA
dalle ore 21:30
** Cena sociale a sostegno delle attività di Non Solo Marange
NON HO VISTO NIENTE
SUL COME ESSERE NO TAV COMPORTI PERDERE IL LAVORO
di Angela Giordano
Prefazione di Nicoletta Dosio
Ed. Sensibili alle Foglie
Angela, nel settembre del 2015, perde il posto di lavoro, come educatrice all’ interno del Carcere Le Vallette di Torino, in quanto vicina al Movimento NO TAV.
Nasce così il libro ‘Non ho visto niente – sul come essere No Tav comporti perdere il lavoro‘, nel quale l’autrice in un primo momento ci racconta la sua esperienza lavorativa in carcere, continuando poi a descriverci come sia facile, in tale contesto, licenziare i lavoratori in assenza di una giusta causa. Non manca un’analisi dell‘autrice riguardo i limiti dei principi costituzionali e dello statuto del lavoratore, come il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero e come il divieto imposto al datore di lavoro di effettuare indagini sulle opinioni politiche del lavoratore sia sempre meno rispettato.
Questo libro propone un’esperienza di lavoro dentro al carcere. Lo sguardo di una persona “esterna” all’istituzione, che racconta i dispositivi in vigore all’“interno” e ne svela alcune caratteristiche: prima fra tutte la discrezionalità del personale civile e militare che spesso si trasforma in vero e proprio arbitrio. Un’arbitrarietà che non soltanto si abbatte sui detenuti, i diritti dei quali non sono tenuti in considerazione, ma anche su chi entra in carcere per lavorare. In un momento storico nel quale è lo stesso mondo del lavoro a esssere sottoposto a regole sempre più incerte – come la possibilità di licenziare i lavoratori anche in assenza di giusta causa – la vicenda qui narrata diventa occasione per riflettere sui limiti che stanno incontrando nella vita reale alcuni di quei principi costituzionali e alcuni di quegli articoli dello statuto dei lavoratori che siamo abituati a considerare scontati, ma che lo sono sempre meno, come il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero e come il divieto imposto al datore di lavoro di effettuare indagini sulle opinioni politiche del lavoratore.
ARCHIVIATO
L’ OBBLIGATORIETA’ DELL’ AZIONE PENALE IN VALSUSA
Proiezione del documentario di Carlo Amblino
Il documentario, che ha fruito della collaborazione di Elio Germano come voce narrante, affronta il tema della tutela giudiziaria delle persone offese dai reati commessi dagli agenti e funzionari delle varie forze dell’ordine.
L’ idea del filmato nasce dalla constatazione di come gli illeciti commessi da agenti e funzionari di pubblica sicurezza ai danni di manifestanti o fermati, non determinino i medesimi esiti giudiziari di quelli commessi dai manifestanti. Il lavoro è stato realizzato con il patrocinio di quattro associazioni: Controsservatorio Valsusa, Antigone – per i diritti e garanzie del sistema penale, A buon diritto – associazione per le libertà e L’altro diritto – Centro documentazione su carcere, devianza e marginalità.
PROTESTO, PROTESTO CON TANTA RABBIA E DOLORE
SOLEDAD
SEMPRE NO TAV
A sarà dura!!
Non Solo Marange
Collettivo di mutuo soccorso e Cassa di Resistenza
http://nonsolomarange.noblogs.org/
nonsolomarange@insiberia.net